Elevati livelli di omocisteina nei pazienti con malattia di Parkinson
Elevati livelli di omocisteina sono associati ad un aumento del rischio di demenza vascolare e degenerativa.
Un aumento dell’omocisteina plasmatica è osservata nei pazienti con malattia di Parkinson, in parte perché il metabolismo della Levodopa produce omocisteina.
Non è nota la rilevanza clinica di elevati livelli di omocisteina plasmatica nei pazienti con malattia di Parkinson.
Uno studio condotto presso l’University of Texas Southwestern Medical Center a Dallas, ha esaminato l’esistenza di una relazione tra l’iperomocisteinemia nei pazienti affetti da Parkinson e la depressione e le alterazioni fisiche o cognitive.
Un totale di 97 pazienti, con una durata media della malattia di 3,6 anni, sono stati sottoposti a diversi test, tra cui il Beck Depression Inventory e l’Unified Parkinson’s Disease Rating Scale.
Di questi, 31 presentavano iperomocisteinemia ( livelli di omocisteina plasmatica > 1,89 mg/L ).
I pazienti con elevati livelli di omocisteina erano leggermente più anziani ( 68 anni versus 62 ).
Non sono state osservate differenze nelle concentrazioni plasmatiche di vitamina B12 e di folato tra i pazienti con alti livelli di omocisteina e quelli con livelli normali.
I pazienti con iperomocisteinemia erano più depressi ( p = 0,02 ) e presentavano una maggiore alterazione cognitiva ( p < 0,01 ).( Xagena2004 )
O’Suilleabhain PE et al, Arch Neurol 2004 ; 61 : 865-868
Neuro2004